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Immagine del redattoreGiuseppe Giordano

Elezioni regionali, è il turno della Basilicata

Domani si torna a votare in Basilicata per il rinnovo del Consiglio regionale e la scelta del Governatore. Quali sono gli schieramenti in campo? E con quali regole?


Domani, domenica 24 marzo dalle 7 alle 23, in Basilicata si vota per le elezioni regionali che determineranno chi sarà il nuovo Governatore lucano e la formazione del nuovo Consiglio regionale.

Dopo Abruzzo e Sardegna, ancora al Sud si verifica l'ultimo importante test a livello regionale prima delle Elezioni Europee (resta ancora una prima tornata di elezioni comunali).


I candidati governatore. Trerotola e Bardi (in alto da sinistra), Tramutoli e Mattia (in basso da sinistra) - #cosedispin

Il quadro politico

Basilicata, la regione rossa del Mezzogiorno

La Basilicata è una piccola "regione rossa", visto che il centrosinistra ha sempre vinto dal 1995 ad oggi (poco più di 5 anni fa la coalizione ottenne quasi il 60% dei voti), ed è il feudo della famiglia Pittella (PD). Domenico è stato senatore col Partito Socialista dal '72 all'83 ed ha preparato il viatico per i figli Gianni e Marcello. Gianni è il "signore delle preferenze", l'uomo che alle scorse Europee guadagnò oltre 300.000 voti in tutta la Circoscrizione Sud, mentre Marcello è stato Governatore lucano dal dicembre 2013 al gennaio 2019. Il suo mandato era ormai scaduto, ma in realtà la parola fine sulla sua Giunta l'aveva messa il suo arresto per concorsi truccati e nomine pilotate nella sanità lucana, che ne aveva determinato la sospensione per via della Legge Severino, e quindi le dimissioni.

Inizialmente Marcello Pittella aveva deciso di ricandidarsi, ma poi, per via delle divisioni interne al centrosinistra, si è ritirato e corre solo per la carica di consigliere.

Oggi al suo posto, il centrosinistra propone Carlo Trerotola, personaggio discusso che ha dischiarato di essere storicamente vicino all'esperienza missina. Trerotola guida una coalizione di 7 partiti che vede il PD capofila, ringalluzzito dalla nomina di Nicola Zingaretti a segretario e che grazie a questo è risalito in tutti gli ultimi sondaggi fino a raggiungere il Movimento 5 Stelle. Al suo fianco ritrova alcuni "cugini" della sinistra-sinistra di Liberi e Uguali sotto la sigla dei Progressisti. Poi ci sono Verdi, Partito Socialista e altre tre civiche, fra cui la lista Per Trerotola Presidente.


La sinistra-sinistra


Il resto della sinistra a sinistra del PD si trova invece con Valerio Tramutoli, candidato di Possibile (la formazione di Pippo Civati), Sinistra Italiana (in parte - la scissione dell'atomo...) e altre civiche.

Tramutoli è un docente universitario molto affermato che ha avuto l'endorsement di un altro e ben più noto docente passato in politica, l'ex ministro dell'economia greco Yanis Varoufakis, quello che insieme al primo ministro Tsipras aveva condotto le trattative per salvare la Grecia dall'austerity e dal fallimento.


Il centrodestra compatto


Il centrodestra ha proposto l'ex generale GdF Vito Bardi. La coalizione si presenta col consueto assetto con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, con in più IDEA di Quagliariello e la lista per Bardi Presidente.

Sarà da vedere, ma anche in Basilicata, dopo Abruzzo e Sardegna, si attende la conferma dell'exploit della Lega col superamento di Forza Italia. D'altronde nei sondaggi nazionali il partito di Salvini continua a salire, raggiungendo stabilmente il 33%.


Il Movimento 5 Stelle

Per il Movimento 5 Stelle non sarà la prova della vita, ma poco ci manca.

Mentre la Lega sale sempre di più e si allontana nei sondaggi, il Movimento 5 Stelle prosegue nella sua lenta e - sembra - inesorabile discesa, con la perdita di più di 10 punti percentuali in un solo anno.

Se contiamo che nel 2013 il M5S raccolse solo il 13% e l'ottimo stato di salute della Lega e il ritorno del PD, le previsioni non sono affatto buone per il candidato pentastellato Antonio Mattia...


Le regole del gioco

La legge elettorale della Basilicata prevede un sistema maggioritario con soglia di sbarramento e con premio di maggioranza: vince il candidato presidente che ottiene un voto in più degli avversari, ottenendo anche un premio di maggioranza per la sua coalizione.


Non è previsto il voto disgiunto, quindi non è possibile votare per un partito e contemporaneamente per un candidato governatore di una coalizione avversa, ma è possibile votare per due candidati consiglieri di sesso diverso (preferenze di genere).


Per come sono state ideate, soglia di sbarramento e premio di maggioranza meritano menzione a parte...



La soglia di sbarramento


Per le coalizioni esiste una soglia sbarramento che i partiti possono anche superare singolarmente. Mi spiago: le legge elettorale indica una soglia dell'8%, ma, anche se questa soglia non viene raggiunta dalla coalizione per intero, i partiti appartenenti ad essa possono comunque entrare in Consiglio purché abbiano raggiunto almeno il 4% dei voti, altrimenti restano fuori.


Se la coalizione raggiunge l'8%, entrano tutte le liste appartenenti, senza soglia di sbarramento.


Infine è prevista una soglia di sbarramento per le liste non coalizzate che è del 3%.



Premio di maggioranza


Quanto al premio di maggioranza, esso consiste in una certa distribuzione dei 20 seggi disponibili (il 21esimo seggio va di diritto al Governatore) in questa maniera:

  • 10 seggi per la coalizione vincente con meno del 30% dei voti;

  • 11 seggi per la coalizione vincente che ottiene fra il 30 e il 40% dei voti;

  • 12 seggi per la coalizione vincente con più del 40% dei voti.

Il massimo dei seggi conquistabili da una coalizione è 14. Gli altri 6 seggi sono destinati alle opposizioni.




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